giovedì 16 giugno 2005

Da: http://www.xtm.it/DettaglioMusicAffair.aspx?ID=2535



Fools Garden



Ready For The Real Life



2005

Lemonade



Stefano De Stefano



I Fools Garden sono cresciuti. Pronti per una nuova vita. Ma una breve una breve storia del gruppo tedesco prima di arrivare a questo ottimo disco, il sesto della loro carriera, servirà a farci capire come è arrivato fin qui. Il primo disco, dedicato alla memoria di John Winston Lennon, risale al 1993 ma fa poco clamore e passa inosservato; il successo arriva con il disco “Dish of the Day “, per la precisione quello contenente il successone “Lemon Tree”. Tutti gridano al miracolo tedesco di far rinascere la melodia dei Beatles, ma di fatto il gruppo si perde inspiegabilmente nei meandri di un mercato che non c’è; tuttavia escono dischi come “Go And Ask Peggy For The Principal Thing” e “For Sale”, con chiaro riferimento ai Fab Four. Nel 2004, dopo le ennesime vicissitudini, esce “25 Miles To Kissimmee” ma è un disco abbastanza introvabile (e anche poco ispirato tranne alcuni episodi) e così il botto per il grande mercato è rimandato a momenti migliori. Il gruppo però dopo una sofferta decisione si scioglie e restano alla guida dei nuovi Fools Garden (che ora perdono l’apostrofo) solo il cantante Peter Freudenthaler e Volker Hinkel, i McCartney e Lennon della situazione per intenderci; i due non si perdono d’animo e fondano una propria etichetta, la Le monade, ripartendo con nuovi compagni d’avventura al basso, alle seconde chitarre e alla batteria. Nasce così questo sesto disco, “Ready For The Real Life”, un disco molto ispirato e diretto, molto radiofonico e arrangiato alla perfezione, fedele al genere cui ci hanno abituato i Fool’s Garden precedentemente, ma con un suono molto mainstream che a volte ricorda gli Embrace o gli ultimi U2. Sono tutti potenziali singoli, dal primo all’ultimo, e si sentono echi dei Beatles in vari momenti, quel gusto per la melodia alla McCartney o quel vocalizzo alla Lennon: parlo di pezzi come il primo singolo estratto “Man Of Devotion”, dove l’inciso “Yes it is” sembra cantato da John, o come “Peter Is Riding His Horse”, che riporta direttamente ai tempi del Magical Mystery Tour ed è arricchito da una serie di cori a cascata. Un altro pezzo che richiama queste sonorità e queste atmosfere è ad esempio “Jeannie Is Dancing With The Sun”, mentre “Comedy Song” ha l’incedere e il suono di “Lemon Tree”, almeno fino al ritornello molto rock e allo stesso tempo molto radiofonico; “Welcome Sun” apre il disco ed è un energico inno al Sole, un classico pezzo alla Fool’s Garden pieno di ispirazione britannica con quei battiti di mano che accompagnano la batteria, e “Cook It A While” è un esemplificativo pezzo tra tradizione e innovazione, con una buona dose di Beatles e una buona dose di soft rock, accompagnato oltretutto da un testo molto chiaro che funge da dichiarazione di intenti: “and though i listen to the Beatles i’m a rolling stone”. Gli arrangiamenti sono tutti molto curati, con un grosso lavoro di cori e linee melodiche che non potrà non incontrare i favori di un mercato più ampio che finora è venuto a mancare. “Rain” è un romantico e vitale pezzo rock molto tirato, e sembra di sentire gli ultimi U2 con quelle tastiere e quell’arrangiamento, oltretutto il cantato richiama la voce e il modo di cantare di Bono; dopo la delicatezza di “Count On Me” è la volta di “Life”, un altro pezzo rock molto diretto e lineare dotato della consueta melodia alla Fool’s Garden, mentre come bonus track c’è una nuova versione di un pezzo presente nel precedente disco. “Dreaming” sembra qui ispirata, con un nuovo lavoro di chitarre e tastiere e nuovi cori che arricchiscono di molto il tutto. Tutto è al posto giusto, tutto è dosato alla perfezione, tutto è radiofonico ma non smaccato: in definitiva un ottimo disco che si spera potrà servire da lasciapassare per l’Europa al gruppo, in attesa di un bel tour per testare definitivamente la nuova e ricomposta maturità dei Fools Garden.



(10/06/2005) - © 2002 - 2005 Extra! Music Magazine. Tutti i diritti riservati


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